Testimonianza di Giuseppe Barone
La Ceretti era un’industria siderurgica, molto importante per Villadossola, divisa in due settori principali: la ferriera e la fonderia.
La ferriera dipendeva dall’acciaieria (luogo dove si fondeva il rottame di ferro con forni fusori), lavorava i suoi prodotti trasformandoli in laminari di tipi e misure differenti. All’interno della ferriera c’era il laminatoio dove venivano scaldati i prodotti dell’acciaieria (billette) a temperature superiori ai 1000 C°, per rendere il ferro malleabile.
La fonderia era il reparto dove degli operai specializzati, con degli appositi stampi, costruivano il modello per la fusione dei vari pezzi (valvolame, turbine..). Legato alla fonderia c’era poi il reparto sbavatura dove le fusioni venivano controllate e rifinite per la lavorazione meccanica.
Infine il ferro veniva lavorato attraverso dei macchinari per ottenere la forma e la dimensione desiderata.
L’esterno era costituito da diversi capannoni con la struttura in muratura e metallo nei quali scorrevano dei carro-ponti (gru) per trasportare i vari prodotti.
I turni di lavoro erano di 8 ore continuate (tre turni al giorno) per l’acciaieria e il laminatoio; la fonderia invece lavorava sempre 8 ore, ma solamente di giorno.
In seguito lo stabilimento fu spostato a Pallanzeno. Sui terreni della “ex-Ceretti” oggi sorgono il teatro “La Fabbrica”, alcuni negozi e delle abitazioni.
Questi dati sono relativi agli anni 1960-1970.
Questo è tutto.. Sara B. :)
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